Il tweet del falso Roberto Fico che chiede agli eletti di Lombardia e Veneto di rimanere a casa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-24

“Siamo consapevoli del disagio per molti e per molti altri non cambierà nulla”: peccato che sia un fake, era così verosimile!

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Questo tweet avrebbe elevato la figura di Roberto Fico, finora incolore presidente della Camera nella legislatura scaturita dalle elezioni del marzo 2018, a vero e proprio padre della patria. Invece purtroppo è un falso visto che quello non è il suo vero account. Ed è un peccato visto il testo: “Chiedo a tutti i deputati di Lombardia e Veneto di non presentarsi alla Camera dei Deputati per almeno due settimane. Siamo consapevoli del disagio per molti e per molti altri non cambierà nulla”.

roberto fico falso tweet

Il post del falso Roberto Fico è in effetti assai verosimile, visto che storicamente i lavori a Montecitorio non fervono di certo e il tasso di assenteismo è sempre di buon livello: un articolo del Sole 24 Ore che risale all’agosto 2019 diceva che l’oro dell’asstenteismo a Montecitorio spetta alla deputata azzurra Michela Vittoria Brambilla, che ha collezionato il 98,87% di assenze a Montecitorio; l’argento spetta a un altro forzista, Antonio Angelucci, assente al 91,3% delle votazioni, vale a dire 3.891 volte su 4.262. In pratica l’imprenditore che opera nella sanità, nell’immobiliare e nell’editoria, si è presentato in aula per 371 votazioni, pari all’8.70% di quelle complessive; al terzo posto c’è la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha collezionato il 75,22% di assenze in aula. In pratica non è stata in aula 3.205 votazioni su 4.261. È stata presente in aula al 24.78% delle votazioni, che significa a 1.056 su 4.261.

Quarto posto per Guido Della Frera ( Fi), assente al 74,99% delle votazioni, quindi a 1,066 votazioni. Due ddl come primo firmatario: uno sui prospetti paga dei lavoratori, l’altro sulle competenze professionali del geometra. Segue il critico d’arte e deputato Vittorio Sgarbi, recentemente transitato lo scorso ottobre da Forza Italia al Gruppo misto, assente al 74,96% delle votazioni, pari a 1.067 assenze. Nessun ddl come primo firmatario, cinque come co-firmatario. Sesto è Leonardo Salvatore Penna, assente al 73.67% delle votazioni, quindi 3.139 volte su 4.262.

Un solo ddl come primo firmatario in tema di assistenza all’emotività, all’affettività, alla corporeità e alla sessualità per le persone con disabilità. Settimo è l’ex premier Paolo Gentiloni (Pd), assente al 69.37% delle votazioni, dunque 2.956 volte su 4.262, che ha otto ddl come primo frimatario al suo attivo (crisi aziendali, Alitalia, terremotati, Arera). Ottavo Antonio Martino (Fi)con il 68.95% di assenze, pari a 2.938 votazioni saltate. Un ddl come primo firmatario, con norme per favorire lo sviluppo dell’economia digitale nei comuni colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009. Nona è Paola De Micheli (Pd) con il 67.01% di assenze, pari a 2.856 votazioni mancate. C’è poi al decimo posto Erasmo Palazzotto, tesoriere di Leu: assente 61.32%, pari a 2,613 votazioni.

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