Attualità
Antonio Lo Cascio: Er Faina delle Marche che gliele canta al governo
Giovanni Drogo 19/01/2017
Prendereste mai sul serio uno sfogo ad alto tasso di incazzatura di Damiano Coccia aka Er Faina? Probabilmente no, ed è per questo che anche il video del “cittadino che massacra il Governo” alla fine lascia il tempo che trova
Da ieri il video di un “cittadino” delle Marche che si sfoga per la lentezza dei soccorsi nelle aree terremotate e per la storia dei soldi degli SMS “che non sono ancora arrivati” di cui abbiamo parlato ieri. Il video, girato con un telefonino, ha avuto centinaia di migliaia di condivisioni con altrettanti commenti di cittadini arrabbiati nei confronti del Governo.
Non chiedo mai di condividere i miei video ma..
Secondo la tradizionale vulgata dell’internet l’anonimo cittadino con il suo sfogo da due minuti e mezzo “massacra il governo” e il suo video è stato condiviso da personaggi famosi del mondo dello spettacolo come Rocco Siffredi o Naike Rivelli che ha commentato “mentre osserviamo e parliamo e commentiamo e scriviamo … mentre si parla tanto di Personaggi Vip , Calippocratiche, Reality Show, di SanRemo, di Banche … succede questo. Penso che non dovremmo parlare d’altro! Passa parola please“. Il protagonista del video è Antonio Lo Cascio, un attore comico (il cui vero nome è Simone) che già aveva fatto capolino ad “Avanti un altro” nel 2015 e che spesso pubblica video in cui spiega la realtà quotidiana un po’ come fa Damiano Coccia, l’artista altrimenti noto come Er Faina con la differenza che nessuno si sognerebbe di prendere sul serio uno sfogo del Faina.
Tanto più che appena il giorno prima Lo Cascio sembrava parecchio contento del fatto che fosse in corso un’abbondante nevicata.
Questo rende meno vera l’incazzatura di Lo Cascio per i soccorsi che non arrivano o gli spalaneve che non sgombrano le strade? No, e naturalmente non rende nemmeno disastrosa una situazione che – terremoto a parte – probabilmente poteva essere affrontata con un certo anticipo. Però aiuta capire che il genere di persona che abbiamo davanti non è il povero e vessato Cipputi che perde le staffe stanco di sopportare i soprusi del governo ma una persona che – proprio come altri comici prestati alla politica – ha fatto dello stile caustico e dell’incazzatura facile una delle sue cifre stilistiche. Eccolo ad esempio all’indomani del terremoto dell’ottobre scorso che mandava a fanculo tutti quei suoi contatti (sparsi in giro per l’Italia) che continuavano a fare la loro vita normale mentre dalle parti di Macerata (dove vive) e in Centro Italia le persone avevano appena perso i propri cari, la casa, il lavoro (pare che per quanto riguarda Lo Cascio le cose vadano tutte bene).
Ed in fondo è del tutto comprensibile che se sei appena rimasto vittima di una disgrazia tu non abbia proprio molta voglia di vedere che le vite degli altri continuano normalmente, tra il solito piatto messo in posa per Instagram e la foto delle vacanze. Ed è per questo che invece che ricordare a Lo Cascio che a fine agosto, proprio dopo il terremoto che ha colpito ad Amatrice lui se ne stava tranquillo e pacifico – come è suo diritto – a postare foto della vacanza al mare. E preferiamo invece far notare che il giorno dopo il terremoto del 26 ottobre, quando la terra ancora tremava non c’era alcun problema nell’andare alla serata dell’Antonio Lo Cascio Show.
Il che di nuovo è legittimo, e ricordando al pubblico che Lo Cascio è uno di quelli che si incazzano per le trollate di Martina Dell’Ombra non voglio certo dire che sia uno che crede a tutto quello che legge su Internet. Si può però dire che la soglia d’indignazione del personaggio è un tantinello bassina.
Possiamo anche essere dell’idea che la coerenza non sia un valore, ma abbiamo visto tanti, troppi moralizzatori da tastiera (o meglio da video) per non notare come spesso chi vuole moralizzare l’Italia abbia altri intenti e che alla fine, in fondo in fondo, gliene freghi anche pochino di quello che succede. Ma alla fine Lo Cascio non sbaglia, perché è un suo diritto dire quello che pensa, e anche incazzarsi se lo ritene opportuno. È un nostro diritto però dire che quello che dice – quando non si tratta di polemiche pretestuose come quella sugli SMS solidali intascati dalle banche – non solo non sposta un centimetro di neve ma nemmeno è – visto il personaggio – il semplice sfogo di un comune cittadino ma quello di un attore che di lavoro fa cose come queste. Starà al pubblico, valutando i fatti, capire se sono lo stesso vere e sincere.