Corretta pressione pneumatici: una scelta responsabile, economica e sicura

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2024-06-25

Assicurarsi che le gomme dell’auto siano state gonfiate correttamente migliora la tenuta dell’auto in strada, aumenta la sicurezza dei passeggeri e permette di risparmiare sui costi del carburante

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Assicurarsi che le gomme dell’auto siano state gonfiate correttamente migliora la tenuta dell’auto in strada, aumenta la sicurezza dei passeggeri e permette di risparmiare sui costi del carburante. Inoltre, il carburante risparmiato contribuisce a ridurre l’impronta ambientale del veicolo. Poiché la pressione degli pneumatici tende a calare col passare del tempo (in media le gomme perdono circa 0,07 bar ogni mese), occorrono controlli regolari. I veicoli costruiti dopo il 2014 sono dotati di un particolare sistema in grado di monitorare la pressione degli pneumatici (TPMS), che avverte il conducente ogni volta che le gomme hanno perso troppa pressione e cominciano a costituire un pericolo. Tuttavia, meglio non attendere che il display mostri l’avviso; per evitare brutte sorprese è preferibile controllare periodicamente la pressione degli pneumatici senza che questa raggiunga livelli troppo bassi. Ma quando controllare la pressione delle gomme? Gli esperti consigliano di controllarla ogni quattro settimane oppure a ridosso di lunghe tratte da percorrere in auto. Il consiglio è di farla controllare sempre a gomme fredde. Misurare la pressione pneumatici a gomme calde è sconsigliato, perché l’aumento della temperatura potrebbe falsare il valore reale. Qualora la pressione pneumatici dovesse scendere troppo rapidamente, allora sarà opportuno effettuare un controllo delle valvole. Queste andrebbero sostituite ad ogni cambio gomme.

Qual è la pressione corretta per le gomme della propria auto?

La corretta pressione delle gomme migliora le prestazioni del veicolo, l’aderenza su strada e, di conseguenza, aumenta la sicurezza del conducente e dei passeggeri. I motivi sono facilmente intuibili: pneumatici poco o troppo gonfi non garantiscono un’aderenza sufficiente sull’asfalto e aumentano sensibilmente la distanza di frenata. Una pressione non corretta delle gomme può persino aumentare il consumo di carburante e danneggiare gli pneumatici stessi, riducendone la durata. Ma qual è la pressione corretta per uno pneumatico e dove reperire tali informazioni?

Pressione pneumatici: qual è quella corretta?

Controllare la pressione pneumatici almeno una volta ogni quattro settimane è molto più importante di quanto si possa pensare. Inoltre, si tratta di un’operazione facile, veloce, economica e che può letteralmente salvare vite. Ma qual è la pressione raccomandata per uno pneumatico? A tal proposito, è fondamentale attenersi alle indicazioni fornite dalla casa costruttrice del veicolo. Queste possono essere reperite all’interno del libretto di circolazione, nella documentazione ufficiale dell’auto, oppure su un’etichetta attaccata all’interno della portiera dell’auto, lato conducente. Controllare tali indicazioni è molto importante, poiché rispettarle contribuisce a migliorare la sicurezza al volante, aumenta la vita degli pneumatici e migliora l’aderenza del veicolo in qualsiasi condizione meteorologica. È importante notare come pneumatici troppo gonfi potrebbero causare un’usura prematura dei battistrada nella loro porzione centrale, mentre pneumatici sgonfi potrebbero causare un’usura prematura delle gomme nella zona laterale.

Pressione pneumatici non corretta: i rischi che si corrono

Seguire le raccomandazioni offerte dalla casa costruttrice è molto importante. Per aumentare la sicurezza alla guida, è fondamentale fare riferimento ai risultati dei test eseguiti prima dell’omologazione del veicolo e dei suoi componenti. In caso contrario, le prestazioni dell’auto potrebbero risultare ridotte o addirittura compromesse, soprattutto nei seguenti casi:

· Pneumatici sgonfi (1 bar in meno rispetto a quanto indicato dalla casa costruttrice) causano un sensibile aumento della resistenza al rotolamento. Tale effetto si traduce con un consumo di carburante più elevato in condizioni normali. L’aumento stimato è pari a circa un pieno di carburante ogni anno.

· Una differenza di un solo bar in termini di pressione rispetto a quanto indicato dal costruttore può peggiorare il grip degli pneumatici, aumentando la distanza di frenata su asfalto bagnato di oltre 10 metri. Parliamo di una differenza importante, che sarebbe bene evitare per non mettere a repentaglio la propria e altrui incolumità.

· Qualora la pressione degli pneumatici fosse insufficiente, vi sarà un netto aumento del rischio di aquaplaning. Le automobili soggette a questo fenomeno rappresentano un serio rischio per la sicurezza sulle strade.

· Guidare con le gomme sgonfie aumenta il deterioramento della struttura degli pneumatici. Ciò può causarne il cedimento e/o lo scoppio, con tutte le conseguenze del caso.

La pressione pneumatici ottimale

Come accennato poc’anzi, il valore ottimale è quello indicato dalla casa costruttrice all’interno del relativo manuale. Questa tiene conto di molte variabili, prima tra tutte l’equilibrio tra il peso dell’auto e la resistenza alla pressione della gomma. Prima di stabilire il valore ottimale, i costruttori controllano il veicolo valutando molti parametri: il comportamento dell’auto in curva, la tenuta di strada, l’altezza da terra del veicolo, la potenza dei freni e così via. L’obiettivo principale di qualsiasi casa automobilistica è migliorare la tenuta di strada dell’automobile e, quindi, la sicurezza al volante. Vale la pena sottolineare come, in alcuni casi, la pressione raccomandata non sia uguale per gli pneumatici anteriori e per quelli posteriori. Inoltre, il manuale potrebbe riportare alcune voci particolari, riferite alle diverse tipologie di pressione adatte a determinate situazioni. Tra queste figurano:

· La pressione normale, ovvero quella necessaria per migliorare la sicurezza e la stabilità del veicolo in presenza di carichi poco elevati.

· La pressione a pieno carico, ovvero quella che serve a migliorare la tenuta di strada quando l’auto trasporta parecchi bagagli e passeggeri.

A seconda del Paese di riferimento, la pressione pneumatici viene indicata in bar o PSI (valore utilizzato nei Paesi anglosassoni che sta per pound square inch, ovvero libbra per pollice quadrato). È importante ricordare che 1 bar equivale a 14,5 PSI. Per le gomme estive, il valore ottimale oscilla tra i 2 e i 3 bar.

Corretta pressione pneumatici: una scelta responsabile, economica e sicura

Assicurarsi che le gomme dell’auto siano state gonfiate correttamente migliora la tenuta dell’auto in strada, aumenta la sicurezza dei passeggeri e permette di risparmiare sui costi del carburante. Inoltre, il carburante risparmiato contribuisce a ridurre l’impronta ambientale del veicolo. Poiché la pressione degli pneumatici tende a calare col passare del tempo (in media le gomme perdono circa 0,07 bar ogni mese), occorrono controlli regolari. I veicoli costruiti dopo il 2014 sono dotati di un particolare sistema in grado di monitorare la pressione degli pneumatici (TPMS), che avverte il conducente ogni volta che le gomme hanno perso troppa pressione e cominciano a costituire un pericolo. Tuttavia, è meglio non attendere che il display mostri l’avviso; per evitare brutte sorprese, è preferibile controllare periodicamente la pressione degli pneumatici senza che questa raggiunga livelli troppo bassi. Ma quando controllare la pressione delle gomme? Gli esperti consigliano di controllarla ogni quattro settimane oppure a ridosso di lunghe tratte da percorrere in auto. Il consiglio è di farla controllare sempre a gomme fredde. Misurare la pressione pneumatici a gomme calde è sconsigliato, perché l’aumento della temperatura potrebbe falsare il valore reale. Qualora la pressione pneumatici dovesse scendere troppo rapidamente, allora sarà opportuno effettuare un controllo delle valvole. Queste andrebbero sostituite ad ogni cambio gomme.

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