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Filippo Lombardi e Daniele Sciusco: i due tifosi della Roma incriminati a Liverpool (ma non per omicidio)

Alessandro D'Amato 26/04/2018

Cade l’accusa più grave per due dei cinque italiani arrestati a Liverpool. Per Sciusco l’accusa è stata derubricata in “disordini violenti”, mentre per Lombardi le accuse sono di lesioni gravissime e “disordini violenti”

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Sono stati incriminati dalla giustizia britannica due italiani, tifosi romanisti, arrestati a Liverpool per le violenze fuori dallo stadio prima di Liverpool-Roma e sfociate nel grave ferimento di un supporter dei Reds, Sean Cox, di 53 anni, ora in coma. I due sono Filippo Lombardi, 20 anni, a cui la Merseyside Police contesta il reato d’aggressione e lesioni gravi contro Cox, e Daniele Sciusco, di 29, accusato invece più genericamente di disordini violenti. Si attende ora che la South Sefton Magistrates Court formalizzi il fermo.

Filippo Lombardi e Daniele Sciusco: i due tifosi della Roma incriminati

Secondo quanto riferito da fonti legali, i due ultrà dovranno comparire davanti al giudice inglese entro 28 giorni. Nei loro confronti, viene confermato dagli avvocati, l’accusa non è più di tentato omicidio: per Sciusco l’accusa è stata derubricata in “disordini violenti”, mentre per Lombardi le accuse sono di lesioni gravissime e “disordini violenti”. I due sono stati trasferiti nel carcere di Liverpool dove dovranno restare fino al giorno del processo.

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Foto e didascalie da: Il Messaggero, 26 aprile 2018

Interrogati nelle scorse ore, i due hanno affermato di non essere stati loro due gli autori del pestaggio di Sean Cox. I due, in base a quanto riferisce il loro avvocato in Italia, Lorenzo Contucci, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere in merito alle altre contestazioni.

L’accusa di omicidio per ora cade

In un’intervista al Messaggero, Massimo Passariello, vicepresidente operativo dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ha detto che  “I colleghi della Digos di Roma, che a Liverpool stavano collaborando con la polizia locale, hanno segnalato che stavano arrivando cinquanta tifosi giallorossi da Manchester in treno. Ma in stazione non c’erano agenti ad aspettarli, hanno potuto marciare in città, arrivando a ridosso dello stadio e della tifoseria avversaria”.

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La polizia italiana aveva passato informazioni sugli spostamenti dei tifosi romanisti ai colleghi di Liverpool “sia nei giorni precedenti, sia prima e durante la partita, perché c’erano agenti della Digos in trasferta che hanno collaborato con i colleghi britannici”, racconta Passariello. “Sono stati i nostri agenti a identificare e fermare i responsabili degli scontri e del ferimento dell’uomo finito in ospedale”. A Roma, assicura l’investigatore, “sapremo gestire l’evento. Per noi sarà una priorità: controllare tutti i punti di arrivo dei tifosi del Liverpool, in particolare aeroporti e stazioni”.

La versione dell’avvocato Contucci

L’avvocato Contucci ha spiegato all’Adn Kronos che “E’ caduta l’accusa di tentato omicidio per entrambi. Il reato è stato derubricato in lesioni gravissime per Lombardi e in ‘violent disorder’, un reato che in Italia non esiste, per Sciusco. E’ stato inoltre disposto che andranno a processo entro 28 giorni”. “E’ presto per fare qualsiasi previsione – ha concluso il legale – io non ho le carte sotto mano e ho incaricato un collega inglese di seguire la vicenda”.

Nel video si vede un gruppo di circa venti romanisti di cui alcuni strattonano e colpiscono un tifoso del Liverpool mentre un altro tifoso del Liverpool, probabilmente quello poi ricoverato in ospedale, è steso a terra privo di sensi. In altri video sono invece ripresi alcuni tifosi del Liverpool mentre prendono a calci e tirano oggetti verso gli stessi tifosi della Roma che si ritirano. C’è un video anche di alcuni scontri tra tifosi di entrambi le parti di fronte al pub O’ Neill’s, in centro. La Bbc, inoltre, ha diffuso le immagini di un tifoso con in mano un martello.

Gli altri arresti a Liverpool

Ci sono stati altri arresti: un italiano di 38 anni è accusato di rissa e di possesso di arma contundente. Un altro di 28 anni è stato fermato per aver divelto un seggiolino all’interno dell’Anfield. Il quinto italiano, 28 anni, è accusato di possesso di arma pericolosa. I quattro inglesi, due di 35 anni, uno di 40 e uno di 42 anni, sono stati arrestati per rissa, ubriachezza, danni e possesso di cocaina.

Il Romanista ha raccontato che riguardo gli scontri sotto la Kop, Jonathan Northcroft, giornalista sportivo del “Sunday Times”, ha twittato quasi in diretta: «Il gruppo di tifosi romanisti è sbucato da Venmore Street e l’attacco è stato improvviso. Hanno preso un tifoso del Liverpool più anziano e lo hanno attaccato. C’erano molti agenti di polizia attorno ma sono stati lenti a intervenire. Il malcapitato è ancora a terra, una scena orribile». Dai video è possibile notare l’assenza della polizia durante gli scontri, proprio in una zona calda come l’ingresso della KOP. Lo stesso Northcroft ha poi scritto sul “Times” di ieri: «C’era molta polizia della zona ma si è mossa per aiutare i feriti solo dopo che gli italiani si erano allontanati».

EDIT: Si e’ dichiarato colpevole del lancio di due monetine sul campo di gioco il tifoso della Roma fermato per il lancio di oggetti in campo durante Liverpool-Roma. Lo riferisce il Liverpool Echo. “Chiedo scusa, sono stato stupido”, ha detto 28enne Eduardo Ranalli alla polizia. Il giudice gli ha inflitto una multa di 415 sterline (483 euro) da pagare immediatamente per evitare 7 giorni di carcere. Non potrà assistere a partite di calcio in Inghilterra e Galles per 5 anni. Ranalli è stato incriminato in base al Football Offences Act (1991) che permette alla polizia di arrestare e far processare per direttissima i tifosi anche per violenze verbali come il linguaggio osceno e i cori razzisti.

Leggi sull’argomento: Chi sono i due romani arrestati a Liverpool

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