Fact checking
L’Ordine dei Biologi e il convegno dei critici sui vaccini
neXtQuotidiano 05/02/2018
Vincenzo D’Anna, già parlamentare free vax, nelle vesti di presidente dell’Ordine dei Biologi organizza un convegno con Luc Montagnier, Antonietta Gatti e Yehuda Shoenfeld
Vincenzo D’Anna ha salutato il parlamento con il botto ma nei panni di presidente dell’Ordine dei Biologi promette di fornire ulteriori spunti alla cronaca. E infatti oggi finisce sulla graticola un convegno organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi intitolato “Nuove frontiere della biologia” in programma il 2 marzo a Roma, promosso dal neopresidente dell’Ordine, biologo e senatore, non nuovo a posizioni quantomeno dubbiose rispetto alla scienza ufficiale sui vaccini.
L’Ordine dei Biologi e il convegno dei critici sui vaccini
Nel programma, in cui sono previste sessioni sulla “terra dei fuochi” e sui campi elettromagnetici, è inserito anche Luc Montagnier, premio Nobel perché è stato tra gli scopritori del virus Hiv, che negli ultimi anni è diventato portavoce di teorie bocciate dalla scienza, come quella che vede una correlazione tra autismo e vaccini, oltre ad essere un estimatore dell’omeopatia. E non solo, scrive l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco su Facebook: “Fra le chicche, a parlare nella sessione “temi correnti di prevenzione”, l’eminente immunologo Yehuda Shoenfeld che enuncerà le sue teorie (mai confermate da prove sperimentali) su metalli pesanti e neurotossicità”.
Tra gli ospiti ci sarà anche Antonietta Gatti, autrice di uno studio sulle nanoparticelle nei vaccini e moglie di Stefano Montanari. «C’è anche qualche bravo professionista che vedo elencato nel programma: non so se questi si siano accorti in quale ignobile farsa siano stati coinvolti. – continua l’epidemiologo dell’Università di Pisa – Ma soprattutto mi chiedo: davanti ad un evento simile, generalmente ci si rivolge all’Ordine perché l’onore della professione venga tutelato. In questo caso, a chi telefoniamo?».
Tra gli invitati compare anche il presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena, mentre la discussione della sessione giuridica sarà moderata dal giornalista RAI Franco Di Mare.
EDIT 6 febbraio 2018: “No all’etichetta ‘no vax’. Le notizie, diffuse da alcuni organi di stampa, in merito al fatto che il convegno internazionale organizzato dall’Ordine dei Biologi il prossimo 2 marzo a Roma, per festeggiare i suoi 50 anni, sia finalizzato a sostenere tesi contrarie ai vaccini ed alla legge che ne fa obbligo, sono prive di ogni fondamento”. Lo sostiene, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, secondo il quale: “la presenza, tra gli altri, del premio Nobel Luc Montagnier, quella di eminenti scienziati italiani e stranieri ed i relativi argomenti che questi tratteranno, come quelli sulla neurotossicità dei metalli o sugli inquinanti ambientali della ‘Terra dei fuochi’, confutano palesemente personali e malevoli interpretazioni che lasciano il tempo che trovano”. Per D’Anna “le nuove frontiere della Biologia, scienza ancor giovane ed in continuo progresso, devono portare i biologi laddove la ricerca non è ancora approdata, vale a dire a fornire risposte certe e determinate al solo scopo di avanzare nel sapere, per una migliore tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e degli esseri umani”. “Nel convegno internazionale organizzato al Grand Hotel Parco dei Principi – aggiunge il presidente dei Biologi – l’unico a trattare tematiche inerenti la tossicità dei vaccini sarà il professor Giulio Tarro che, per storia personale e scientifica, non può che essere annoverato tra gli estimatori della pratica vaccinale”. “I biologi – ribadisce D’Anna – devono stare lontani dalle querelle politiche camuffate da argomenti scientifici e lavorare, senza pregiudizi e senza preconcetti, in ogni direzione”. “Quanto ai presunti scienziati detentori del verbo e dispensatori di patenti di ortodossia scientifica – conclude il senatore – ci piace ricordare la definizione di Enrico Fermi: sono scienziati tutti coloro che hanno scoperto qualcosa di nuovo. Tutti quanti gli altri parlano per sentito dire”.
EDIT 8 febbraio 2018: Il giornalista RAI Franco Di Mare che avrebbe dovuto moderare il dibattito al convegno ha fatto sapere a Rete Informazione Vaccini di aver inviato una email agli organizzatori per cancellare la sua disponibilità a moderare il dibattito. Di Mare spiega di aver dato “un’adesione di massima perché l’iniziativa mi era stata presentata come il cinquantenario della costituzione dell’Ordine Nazionale dei Biologi, che è una società scientifica istituzionalmente accreditata”. Nulla però a quanto pare era stato detto a proposito del programma.
Franco Di Mare, nella sua risposta a RIV, fa sapere che la sua partecipazione era subordinata alla visione del parterre e che le sue posizioni sono chiare e documentabili. Il giornalista RAI conclude dicendo che “Ritengo irresponsabile e antiscientifico invitare i genitori a non vaccinare i propri bambini. Considero i vaccini una delle più grandi scoperte della storia dell’umanità. Di quello che sostiene il professor Burioni condivido persino la punteggiatura”.