Economia

Legge di Bilancio, il prezzo delle cartine per il fumo crescerà del 25%

neXtQuotidiano 31/10/2019

Per il fumo dal sapore un po’ vintage della “rollata” l’aggravio sarà pesante: 25 centesimi su una confezione di 50 cartine e qualcosa anche sui filtri che pure hanno un prezzo assai basso

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Il prezzo delle cartine per le sigarette fai-da-te crescerà del 25% per la tassa su filtri e tabacco trinciato presente nella Legge di Bilancio 2020. La Legge di Bilancio del 2020 annunciava tra le misure destinate a far quadrare i conti anche un inasprimento delle imposte sul tabacco per 200 milioni di euro. Alla fine il taglio sarà molto più limitato, un aumento dell’accisa da 5 euro al chilogrammo, per un maggior gettito di 88 milioni di euro all’anno. Rispetto alla prima versione della norma, si salvano dall’aumento delle tasse le sigarette elettroniche e i liquidi da “svapo”. In compenso finiscono nel mirino del fisco alcuni prodotti accessori per i fumatori. «Cartine, cartine arrotolate senza tabacco e filtri funzionali ad arrotolare le sigarette», si legge infatti nel testo della Legge di Bilancio, saranno colpiti a partire dal prossimo anno da un’imposta di consumo pari a 5 millesimi di euro al pezzo. E quanto influenzerà il prezzo? I conti li fa Roberto Petrini su Repubblica:

Un tabaccaio di Milano ci aiuta a fare i conti: un pacchetto medio di sigarette, contenente venti pezzi, costa 5 euro; con le sigarette fai-da-te con la stessa cifra ne fumi almeno il doppio. Un pacchetto di tabacco da una trentina di grammi costa 6-7 euro, a questi va aggiunto 1 euro per 50 cartine e il costo dei filtri che per una scatola da 120 costa circa 2 euro. Di fatto un fumatore abituato ad un pacchetto al giorno con più o meno la stessa cifra tira avanti per due o tre giorni.

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Per il fumo dal sapore un po’ vintage della “rollata” l’aggravio sarà pesante: 25 centesimi su una confezione di 50 cartine e qualcosa anche sui filtri che pure hanno un prezzo assai basso. La moda rischia di essere stroncata? Forse il rincaro non basterà a bloccare la crescita del mercato forte da quando le sigarette tradizionali hanno cominciato a costare di più, proprio a causa delle tasse. Anche perché il fumo fai-da-te ha anche un aspetto per così dire ideologico: alcuni filtri sono biodegradabili. Oppure c’è il vantaggio dei vari aromi che offre il mercato del tabacco in busta utilizzato.

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