Prove tecniche: come funzionerà la Brexit

Categorie: Economia, FAQ

Come il Regno Unito uscirà dall'Unione Europea: regole, tempi e nodi

Il Sole 24 Ore pubblica oggi un ampio riepilogo dedicato alla Brexit: come sappiamo, a fissare le regole del “leave” è l’articolo 50 del Trattato di Lisbona. La richiesta del “recesso”, come viene chiamato l’addio di un Paese in gergo comunitario, deve partire dal diretto interessato.



L’establishment di Bruxelles preme per un avvio rapido dell’iter, ma la palla è nel campo di Londra, che sembra però non avere molta fretta. La macchina si metterà in moto solo quando Downing Street (il dimissionario Cameron o il suo successore che verrà nominato a ottobre) notificherà al Consiglio europeo, cioè ai capi di Stato e di Governo della Ue, l’intenzione di uscire dal club. Toccherà poi al Consiglio europeo presentare i propri orientamenti per un accordo che definirà le modalità di uscita.
L’accordo dovrà essere concluso a nome della Ue dal Consiglio (dove siederanno i rappresentanti dei 27 Paesi senza Londra), che decide anche chi potrà partecipare al tavolo negoziale. Non servirà l’unanimità, ma basterà la maggioranza qualificata. Per poter essere effettivo il divorzio dovrà essere approvato anche dall’Europarlamento. Trascorsi i due anni previsti dal Trattato senza un’intesa, il Consiglio potrà decidere di prolungare il termine. I Trattati cesseranno di essere applicati solo quando entrerà in vigore l’accordo di recesso.

Come funzionerà la Brexit: regole, tempi e modi (Il Sole 24 Ore, 27 giugno 2016)

Da segnalare che Londra perde anche l’ammontare versato dagli altri 27 paesi europei per finanziare lo sconto sul contributo al bilancio UE, il cosiddetto rebate, preteso nel lontano 1984 da Margaret Thatcher che da 31 anni a questa parte tutti gli altri Paesi devono versare.
il ristoro dello sconto a Londra (Il Sole 24 Ore, 27 giugno 2016)

Questo invece è il dare-avere nel bilancio UE ad oggi, che presto dovrà fare a meno del contributo del Regno Unito:
Il dare-avere nel bilancio UE (Il Sole 24 Ore, 27 giugno 2016)