“Sono come San Tommaso”, Antonio Razzi dice di non credere al massacro degli ucraini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-08

L’ex senatore difende Putin e attacca Zelensky. Solo qualche giorno fa era al confine con l’Ucraina per aiutare i profughi

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Vorrebbe che Mario Draghi e Sergio Mattarella dessero un incarico ufficiale a Silvio Berlusconi per i rapporti con il Cremlino. Difende Vladimir Putin e dice che tutte le cose che vengono dette sul Presidente russo siano false. E dopo tutte queste premesse, la favola (non da mille e una notte) di Antonio Razzi prosegue con un pensiero: lui non crede al massacro degli ucraini, non crede alle immagini che da quasi due mesi arrivano da moltissime città. Non crede agli attacchi missilistici che ogni giorno stanno provocando morti, feriti e devastazione. Il tutto dopo esser rientrato dalla sua “missione” al confine per aiutare i profughi ucraini.

Antonio Razzi difende Putin e non crede al massacro degli ucraini

Solo qualche giorno fa si trovava a Siret, in Romania, al confine con l’Ucraina. Aveva dato grande risalto mediatico a questa sua “missione” in sostegno del popolo ucraino. Poi, una volta rientrato in Italia, ha messo in dubbio tutte le storie tragiche che ogni giorno arrivano dall’Ucraina. In particolar modo i massacri (come quello di Bucha e oggi quello della stazione ferroviaria di Kramatorsk). Intervistato da AdnKronos, l’ex senatore ha detto:

“Dicono che ci siano stati, dicono, ma io quando sono andato, nelle scorse settimane, ho saputo di persone che sono entrate per 150 chilometri dentro l’Ucraina e non hanno visto nessuno, né vittime, né soldati, né carri armati. Posso pensare che alcune cose, alcune scene, vengono create a arte, quindi sarebbe meglio che ci andasse una missione internazionale a verificare, a noi italiani ci adorano tutti, potremmo fare una nostra missione diplomatica, meglio verificare prima di condannare, magari è pure vero, ma io sono come San Tommaso: non credo se non vedo”.

Adora l’Italia e gli italiani, Vladimir Putin. Ma qui si sta parlando di Ucraina. E la guerra è stata voluta dal Cremlino da mesi, fino all’escalation militare iniziata all’alba del 24 febbraio scorso. Perché, secondo Antonio Razzi, il Presidente russo ama l’Italia. Si fatica a capire il sillogismo, ma lui ha provato a sostenere così questa tesi:

“Putin ama l’Italia, ama la vita, non credo a tutto quello che hanno detto su di lui, ci ha pure mandato aiuti per il covid, medici russi e altre cose”.

E lo ha paragonato al suo grande “amico” Kim Jong-un, il presidente della Corea del Nord che lui ha sempre difeso. Secondo l’ex senatore, dunque, tutte le narrazioni fatte su Putin sono false. Anzi, le definisce a modo suo: “Cazz*te”. Ma quel che non è falso sono i morti per colpa delle bombe. I bambini uccisi dai missili. Le case, gli ospedali, le strade, le stazioni colpite dai razzi, Quelli con la “r” minuscola, ma quelli che fanno più male di dichiarazioni con la “R” maiuscola.

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