Proprio così: le dieci peggiori regioni nel rapporto somministrazioni/consegne dei vaccini sono amministrate dalla destra. I dati sono del Ministero della Salute, e parlano chiaro: all’ultimo posto c’è la Sardegna (che gode però della fortuna di essere l’unica bianca), poi la Calabria, Liguria, Lombardia, Veneto, Sicilia, Umbria, Molise, Fiuti-Venezia Giulia, Basilicata. Eppure il centrodestra si è sempre vantato della propria organizzazione: tra questi (oltre a Donatella Tesei per il Molise, già Lega Nord) c’è il leghista Massimiliano Fedriga, ma ancor di più c’è l’alter ego di Matteo Salvini: niente po’ po’ di meno che Luca Zaia. E, non è finita: c’è il numero uno della regione che ha sempre rivendicato di essere un modello da seguire. Chi? Il signor Attilio Fontana (che con Moratti e Bertolaso ne promettono una dopo l’altra). Ma attenzione, perché non c’è solo la Lega. Anche Forza Italia e simili fanno la loro parte con tutte le altre 7 regioni peggiori. Tra le migliori invece ci sono la Valle D’Aosta, la Provincia di Bolzano, la Puglia e la Campania. Poi Piemonte e Trento.
La capolista è la Valle D’Aosta. Ma che significa questo rapporto somministrazioni/consegne? Sarebbe la quantità di vaccini inoculati alla popolazione rispetto a quelli consegnati ma non ancora iniettati. C’è chi dice che è così perché almeno si possono conservare i richiami. Ma a molti questa risposta non convince.
Ecco la lista completa (media nazionale: 76,9%), aggiornata al 19 marzo.