L’infermiere che avrebbe ucciso due donne a caso come vendetta contro l’ospedale che gli aveva cambiato reparto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-13

Vincenzo Villani Conti è stato arrestato e accusato di un duplice omicidio avvenuto nel 2020 e nel 2021

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Due donne morte, nel giro di un mese (a cavallo tra il dicembre del 2020 e il gennaio del 2021), nel loro letto di ospedale. Non erano ricoverate in gravi condizioni e i loro decessi erano stati giudicati sospetti. E oggi, a oltre un anno e mezzo da quanto accaduto all’interno delle stanze dell’Ospedale Cannizzaro di Catania, la Procura siciliana ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Vincenzo Villani Conti, un infermiere che lavorava presso quel nosocomio. E le motivazioni sono da brividi.

Vincenzo Villani Conti, la terribile storia dell’infermiere arrestato a Catania

Secondo quanto ricostruito dal pm, le due donne (una di 65 e l’altra di 80 anni) sarebbero state le vittime casuali di una vendetta. Perché Vincenzo Villani Conti, di origini catanesi, avrebbe scelto (senza una logica) loro due come vittime sacrificali per rivalersi della decisione dell’Ospedale Cannizzaro di trasferirlo. L’infermiere, infatti, sarebbe stato spostato dal suo reparto a un altro a lui poco gradito. E nella lucida follia, avrebbe deciso di uccidere quelle due donne.

Una vicenda dai contorni assurdi, soprattutto per le conseguenze dei suoi gesti. Dopo le autopsie, infatti, nei corpi delle due donne sono state trovate tracce di Diazepam (uno psicofarmaco) che non era stato prescritto alle due vittime da nessuno dei medici curanti. E, secondo le indagini condotte dalla squadra mobile, quel farmaco sarebbe stato sottratto proprio dall’infermiere e dato alle due donne per ucciderle. E quel piano, purtroppo, è riuscito.

A questa svolta si è arrivati solamente dopo un anno e mezzo, grazie alle testimonianza di due psicologi presso i quali l’infermiere era stato in cura. E proprio durante le sedute, sarebbero emersi i segnali di queste azioni criminose. E nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato, oggi, al suo arresto è scritto che quei gesti sono avvenuti

“per la frustrazione provata dopo il trasferimento nel reparto di Chirurgia, trasferimento vissuto come una regressione professionale”.

Ora l’uomo è in manette e dovrà rispondere dell’accusa di duplice omicidio premeditato pluriaggravato.

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