Attualità
La mini zona rossa a Sant’Antonio Abate in Campania
neXtQuotidiano 12/08/2020
Due strutture chiuse per un focolaio di Covid-19 a Sant’Antonio Abate: si tratta del grand hotel la Sonrisa e di Villa Palmentiello. Ma il governatore De Luca ha disposto anche una mini zona rossa in via Croce di Gragnano: su 70 tamponi effettuati 27 hanno dato esito positivo
Due strutture chiuse per un focolaio di Covid-19 a Sant’Antonio Abate in Campania: si tratta del grand hotel la Sonrisa e di Villa Palmentiello. Ma il governatore De Luca ha disposto anche una mini zona rossa in via Croce di Gragnano: su 70 tamponi effettuati 27 hanno dato esito positivo.
La mini zona rossa a S. Antonio Abate in Campania
Tutto è iniziato quando martedì un dipendente della Sonrisa ha mostrato i sintomi del coronavirus. Ieri poi è stato accertato un altro caso nell’ambito del nucleo familiare del primo contagiato, come spiega Repubblica Napoli:
Pochi giorni dopo l’annuncio della messa in onda a settembre su Real Time delle nuove puntate del «Castello delle Cerimonie», il grand hotel la Sonrisa di Sant’Antonio Abate si ritrova nella bufera a causa del Covid 19. In seguito a un elevato numero di contagi registrati tra il personale, il governatore ne ha disposto la chiusura fino al 25 agosto. Stessa disposizione per Villa Palmentiello, sempreaSant’Antonio Abate. Prima della riapertura, le due strutture dovranno essere disinfettate e sanificate. A tutti i soggetti residenti nella regione Campania che negli ultimi 14 giorni hanno partecipato a feste o a eventi alla Sonrisa e a Villa Palmentiello dovranno sottoporsi a isolamento domiciliare volontario per 14 giorni a decorrere dalla data dell’evento stesso.
Da qui la decisione di De Luca di chiudere una parte del paese di Sant’Antonio Abate, la via di Croce di Gragnano. Chi ha residenza, domicilio o dimora nella strada dovrà rimanere in isolamento domiciliare obbligatorio fino al 14 agosto:
Nel frattempo il sindaco di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, aveva attivato l’Asl che ha proceduto a uno screening per verificare l’eventuale ulteriore diffusione del contagio sul territorio. Ebbene, su 70 test processati nel laboratorio di Nola dell’Asl Napoli 3 ben 27 avrebbero dato esito positivo. Diciotto dei positivi risiedono del territorio di Sant’Antonio Abate. L’occasione che avrebbe favorito la diffusione del contagio sarebbe stata appunto una festa in famiglia